Il fabbricato si colloca sul lotto di terreno disposto in corrispondenza della confluenza di Via Medaglie d'Oro con Via Vittorio Veneto, luogo che costituisce "uno dei più importanti nodi stradali interni alla città". Il progetto è stato impostato con gli obiettivi di ricostruire quell'importante e strategico punto della città con le caratteristiche fondamentali di permeabilità e qualità che deve possedere quell'area urbana per conseguire caratteri di integrazione e di funzionalità nel tessuto del quartiere.

La molteplicità di destinazioni urbanisticamente ammissibili hanno consentito di articolare volumetricamente il complesso, differenziando anche architettonicamente il doppio fronte pubblico dell' area e garantendo la continua animazione all'interno del complesso in tutte le ore della giornata.

L'esigenza di creare e valorizzare il "giardino pubblico" a valle della Via Vittorio Veneto, realizzato nell'area disposta a cuscinetto fra il nuovo complesso e il campo sportivo, ha condotto le scelte progettuali verso una tipologia edilizia aperta verso l'esterno, permeabile a percorrenze trasversali in maniera da consentire e incentivare la fruizione sia delle funzioni del complesso che delle attrezzature pubbliche disposte a fianco del Piazzale della Resistenza. L'importanza dei traguardi visivi nelle percorrenze viarie circostanti e la plurima funzionalità dell'insediamento hanno sicuramente indirizzato e arricchito i principi informativi della progettazione.

Il nuovo complesso edilizio, nel quale saranno ricavati spazi per attività direzionali, commerciali ed un albergo, è stato schematicamente organizzato e articolato in due corpi di fabbrica con 5 e 4 piani fuori terra disposti parallelamente alla Via V. Veneto a loro volta collegati nel verso nord-sud da due corpi di fabbrica più bassi.

Il corpo di fabbrica disposto lungo la Via Vittorio Veneto, che con la sua linearità rafforza l'idea di continuità urbana, è configurato come un grande portale costituito da due blocchi edilizi laterali (con 5 piani fuori terra) collegati reciprocamente a livello degli ultimi due piani. Esso costituisce fisicamente e simbolicamente l'accesso alle plurime funzioni del nuovo complesso e agli spazi pubblici disposti immediatamente a valle, materializzando l'idea basilare della permeabilità del manufatto.

Il dislivello di circa un piano (m 3,00) esistente tra la Via Vittorio Veneto e la sommità del parco disposto a valle ha consentito un'interessante articolazione altimetrica dello "zoccolo" del complesso, organizzando gli spazi commerciali e i servizi di interesse pubblico (bar-ristorante) su due livelli con lo sfondamento del cuore del complesso e la realizzazione di un sistema di porticati a ballatoio affacciati su una piazzetta ribassata a livello del parco. Particolare attenzione per ricercare una soluzione significativa sotto il profilo urbano e architettonico è stata posta nell'elaborare la soluzione architettonica della testata ovest del corpo di fabbrica disposto in fregio alla Via Vittorio Veneto, sfrangiata in due avancorpi cilindrici direzionati. Il fabbricato costituisce un elemento nodale del quartiere e della città in quanto vertice dei traguardi visivi di chi percorre la Via Vittorio Veneto e la Via Medaglie d'Oro provenendo da ovest. Il secondo corpo di fabbrica, disposto a valle, è destinato ad accogliere, nei piani superiori, le stanze dell'albergo. Nella configurazione a stecca lineare esso costituisce il fondale del grande vuoto urbano in cui è disposto il campo da calcio, la piazza parcheggio e il parco, rappresentando nel contempo una sorta di limite degli sviluppi urbani sorti negli ultimi decenni a cavallo della Via Vittorio Veneto.